La pianta della settimana: Trollius europaeus

Trollius europaeus L.

Botton d’oro, Vulparia, Lappio

Ranunculaceae

Forma biologica: H scap

Tipo corologico: Artico-Alp. (Euro-Amer.)

10/07/2022

Avete mai sentito nominare questa specie? forse la conoscete con i nostri nomi locali: Braciole (Ovindoli), paoneche gialle (Pescocostanzo), paone gialle (Ateleta) (Manzi, 2001). Conosciamola…

Una stupenda, piccola sferetta dorata che colora le quote più alte dei nostri territori: il Botton d’oro racchiude in sé la bellezza e l’eleganza delle Ranunculaceae. Se l’Elleboro nero (Helleborus niger L.), la vera e nostrana Stella di Natale risplende nell’arco alpino con il suo perianzio candido, in Abruzzo, l’oro del Trollius europaeus illumina con i suoi petali le fresche vallate, le conche e i prati umidi appenninici. Il suo nome inglese magnificamente l’idea della sua forma: Globeflower. Il nome del genere deriva dal tedesco antico ‘troll’ che significa globoso, propriamente a indicare il profilo tondeggiante del fiore, in genere solitario, all’estremità del lungo scapo.

E i nomi abruzzesi? Manzi (2001) ci racconta che probabilmente i nomi volgari paoneche e paone gialle siano da attribuire alla somiglianza con un’altra straordinaria specie protetta delle nostre montagne, la Paeonia officinalis L. subsp. italica N.G. Passal. & Bernardo, con i suoi vistosi fiori non gialli ma rosso purpurei.

L’epiteto specifico si riferisce alla distribuzione, che abbraccia tutta l’Europa fino a raggiungere la fredda Siberia Occidentale. Pensate che il genere Trollius si estende nelle regioni temperate e subartiche dell’emisfero boreale, con ben 38 specie descritte.

In Italia, attualmente, il Trollius europaeus è l’unica specie presente: vegeta lungo tutto l’arco alpino e appenninico, fino in Molise, mentre per l’Umbria la sua presenza risulta dubbia. Possiamo trovarlo dal piano sub-montano al piano alpino. Ama prati e pascoli umidi, ricchi di humus e su suoli compatti. Nel suo optimum tende a formare vaste e affascinanti colonie, che colorano e dipingono d’oro le vallate montane.

La cultura popolare italiana legata a questo vegetale ci racconta come questi, insieme ad altre Ranunculaceae tossiche, venisse impiegata per riti divinatori di tipo amoroso: le giovani solevano raccoglierne le foglie, rubefacenti e vescicatorie, per indagare la veridicità del sentimento del loro marito o compagno. Applicandone una sul braccio e cingendola con un fazzoletto si proferivano le parole rituali:

Amor se mi vuoi ben fammi una rosa,

se no fammi una piaga dolorosa

La sera stessa, sciogliendo la benda, si verificava il responso: una blanda arrossatura era segno di fiducia e sentimento corrisposto, una dolorosa piaga era sinonimo di un amore non sano (Lapucci & Antoni, 2016).

Ricordiamo che Il Trollius europaeus è protetto dalla L.R. 45/79 in tutto il territorio abruzzese!

Bibliografia/sitografia:

Lapucci C.M. & Antoni A.M., 2016. La simbologia delle piante. Magia, leggende, araldica e curiosità del mondo vegetale. Firenze.

Manzi A., 2001. Flora Popolare d’Abruzzo. I nomi dialettali delle piante, l’etimologia, i detti e i proverbi popolari, le antiche varietà colturali. Lanciano.

POWO, 2022. “Plants of the World Online. Facilitated by the Royal Botanic Gardens, Kew. Published on the Internet; http://www.plantsoftheworldonline.org/
Retrieved 11 July 2022.”

Zepigi M., 2008. “Trollius europaeus L. {ID 8013} – Botton d’oro”. In Acta Plantarum, Forum. Disponibile on line (data di consultazione: ): https://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?f=95&t=5457

Se avete foto, utilizzi o curiosità legate a questa pianta postatele nei commenti!

ATTENZIONE: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi officinali sono riportati per puro scopo divulgativo, pertanto Flora d’Abruzzo declina ogni responsabilità sull’ utilizzo a scopo curativo, alimentare o estetico.

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