Daphne mezereum L.
Fior di stecco, Mezereo, Camelea, Pepe di monte
Thymelaeaceae
NP
Eurosiber.
La pianta della settimana: Lonicera alpina
Il nome Caprifoglio evoca leccete mediterranee, i boschi xerofili, i profumi delle erbe aromatiche della macchia mediterranea, gli arbusteti impenetrabili ai margini dei querceti di roverella. Grandi fiori allungati che nello slancio della fioritura estiva si protraggono imperiosi come a voler imporre il loro profumo. Questa volta però parliamo sì di un caprifoglio, ma diverso: un caprifoglio montano, a fiori piccoli privi della classica brattea a coppa alla base dei peduncoli. I montanari lo chiamano “la cerace vastarde” perché i frutti simili ad una ciliegia mettono l’acquolina in bocca ma guai a mangiarli!
Caprifoglio alpino, Madreselva alpina, Ciliegia bastarda
Caprifoliaceae
P caesp
Orof. S-Europ.
La pianta della settimana: Paliurus spina-christi
Oggi presentiamo un arbusto mediterraneo spinoso ed impenetrabile molto comune nel nostro territorio. A Teramo è la Spina sanda, a Chieti la chiamano Zizzolo, Vecaca o Spina vocaca, mentre all’Aquila è la Marruca. E poi ancora Cìppune, Avicaco, Bucaca e Zintattà… ma di chi stiamo parlando?
Paliurus spina-christi Mill.
Marruca, Spina di Cristo, Cappellini, Soldini
Rhamnaceae
Forma Biologica: P caesp
Tipo corologico: Pontica
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Sanniti, Sabini, Sabelli e… Sambuco
Da sempre le piante hanno rappresentato una risorsa essenziale nell’evoluzione umana in quanto fonte inesauribile e rinnovabile di cibo, tessuti, legno, cure e tanto altro. Tuttavia alcune di esse hanno saputo attecchire su un suolo non comune, diverso da terra e humus, affondando le proprie radici nel cuore e nella mente delle popolazioni antiche a tal punto da diventarne un elemento totemico come il salice per gli egizi, l’ulivo per i romani, l’abete per i greci e il ficus per gli indiani. Anche le antiche popolazioni abruzzesi preromane avevano la loro pianta sacra immancabile nei riti magici e propiziatori, nelle festività, nella medicina popolare e nelle attività quotidiane: il sambuco nero. Scopriamo insieme le varie e antiche storie che questa pianta ha da raccontarci! Leggi tutto “Sanniti, Sabini, Sabelli e… Sambuco”
Il Laurotino: arbusto mediterraneo dai candidi fiori
Arctostaphylos uva-ursi: L’uva degli orsi
Il Vischio: leggende, usi e proprietà del “ramo d’oro”
L’Evonimo: l’arbusto “ben nominato”
L’Euonymus europaeus L. (Evonimo comune, Fusaggine, Fusaria comune, Berretta da prete) è un arbusto deciduo appartenente alle Celastraceae. Questa famiglia è diffusa nelle regioni tropicali e temperate di tutto il mondo e comprende piante arbustive, arboree o lianose con foglie semplici, intere, alterne o opposte e fiori bisessuali (a 5 o 4 petali) riuniti in cime o ombrelle. I frutti possono essere capsule, drupe o bacche. Inoltre, le Celastraceae comprendono piante di origine molto antica, tanto che alcuni fossili risalgono al Cretacico. Leggi tutto “L’Evonimo: l’arbusto “ben nominato” “