Betula pendula: una luce nel bosco

“Gaudet frigidis Sorbus, sed etiam magis Betulla,

Gallica haec arbor mirabili candore atque tenuitate,

terribilis magistratuum virgis, eadem

circulis flexilis, item corbium costis.”

(Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, liber XVI).

“Il sorbo ma ancor più la Betulla, prospera nelle regioni fredde.

La Betulla è un albero della Gallia, sorprendente per il colore candido del legno e l’elasticità del tronco;

è una pianta destinata ad incutere rispetto, perché dai suoi rami si ricavano le verghe dei magistrati;

la sua flessibilità la rende adatta per fare cerchi e coste dei cestini.”

Con questi eleganti versi Plinio il Vecchio (23 – 79) descrive ecologia, origine, tradizioni e uso della Betulla condensando in poche ed efficaci parole il suo posto nella Natura e il suo ruolo nella vita degli Uomini.

L’articolo di oggi vi racconta della Betula pendula Roth. della sua eleganza, della sua luce nelle chiarie del bosco, del pallore della sua epidermide lignea come il volto bianco Siberia di una ragazza del Nord. Del suo rigenerare una foresta incenerita quasi a voler portare il freddo per dissipare il calore del suolo bruciato. Della sua leggenda di albero catartico, della linfa purificatrice del corpo e verga dello spirito. In Abruzzo è rara, un relitto glaciale sopravvissuto in piccole nicchie. Perché l’abbiamo scelta? Perché è una minoranza e come ogni minoranza va conosciuta, preservata e protetta.

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Staphylea pinnata: il “falso pistacchio”

La Staphylea pinnata L. (Borsolo, Lacrime di Giobbe, Falso Pistacchio) è una specie sporadica endemica italiana appartenente alla famiglia delle Staphyleaceae. Non è molto diffusa sul territorio abruzzese e le segnalazioni per questa essenza si limitano alla Valle del fiume Alento a Serramonacesca (PE) (Marcantonio 1998); al bosco “Defensa” di Molino Aterno e la Valle Peligna sul versante del Morrone (Cianfaglione 2014). La famiglia delle Staphyleaceae comprende una decina di specie arbustive decidue diffuse nelle regioni temperate dell’Emisfero Boreale. Leggi tutto “Staphylea pinnata: il “falso pistacchio””

Lo stracciabraghe: proprietà ed utilizzi della liana mediterranea

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La Smilax aspera L. (Salsapariglia o Stracciabraghe) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Smilacaceae. È classificabile secondo più forme biologiche: G Rhiz – Geofite rizomatose, NP – Nanofanerofite e P lian – Fanerofite lianose (*). Si tratta di una pianta suffruticosa con fusto sarmentoso, molto tenace e angoloso, glabro e dotato di spine ricurve, da 1 a 4 m di lunghezza. Il portamento è prostrato-rampicante. Il nome comune Stracciabraghe deriva proprio dalla sua straordinaria resistenza e tenacia nel bloccare chiunque si addentri nel bosco. Leggi tutto “Lo stracciabraghe: proprietà ed utilizzi della liana mediterranea”

Le specie sporadiche in bosco

Consigliamo ai lettori di Flora d’Abruzzo la visione di questo breve documentario realizzato da Compagnia delle Foreste nell’ambito del Progetto LIFE+ PProSpoT – Politiche di gestione e protezione delle specie arboree sporadiche in Toscana. Il video fa riferimento a specie arboree comuni anche in Abruzzo ed è molto utile per una rapida identificazione.

Buona visione!

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=yR9mywbe6j4?rel=0]

Per ulteriori approfondimenti e informazioni : 

http://www.pprospot.it/

http://www.compagniadelleforeste.it/

http://www.rivistasherwood.it/